Vuoi imparare una semplice canzone per armonica?
Benvenuto! Questa pagina è stata integrata con il materiale audio e le partiture in formato tabellare per aiutare i non vedenti a seguire la lezione. Il link per scaricare il materiale lo trovi qui sotto. Contattami se vuoi informazioni riguardo alle lezioni personali.
Armonica utilizzata: LA.
La canzone che vi presento in questa nuovo appuntamento con la rubrica “Armonica italiana” è una brano che nel nostro paese ha fatto battere i cuori dei giovani degli anni sessanta, ma io scommetto che anche qualcuno nato qualche decennio dopo la sua presentazione, non può non essere toccato dalle melodie romantiche e dolci che contiene. L’autore è Gino Paoli e il brano si chiama: “Il cielo in una stanza”. Sostanzialmente questo capolavoro è fatto di poche farsi musicali ma in questo credo risieda proprio la sua forza; come spesso accade nell’arte, le cose semplici sono quelle che più facilmente raggiungono il cuore e la mente di chi del messaggio è il destinatario. “Il cielo in una stanza” è un esempio di portentosa essenzialità.
IL CIELO IN UNA STANZA - GINO PAOLI: analisi del brano.
Anche per questo brano ho scelto un’armonica in LA e questa volta suoneremo in seconda posizione. La base musicale che utilizzerò, come avrai già intuito se sai cosa sono le posizioni, è in MI maggiore.
Ci sono un paio di note che dobbiamo produrre con la tecnica del bending che sono: un semitono sul foro due aspirato e due semitoni sul foro tre aspirato.Nell’immagine che rappresenta la tab di questa canzone ho evidenziato le note piegate, e come ho descritto nella prima puntata di questa rubrica musicale, le mie tab e le mie spiegazioni fanno sempre riferimento alle note prodotte sui vari fori di un’armonica in DO. Questa scelta serve a facilitare lo studio: lasciamo alla tonalità dell’armonica che scegliamo il compito di trasporre le note per noi.
Un ultimo appunto: io nel video suono singole frasi eseguendo esattamente quello che c’è scritto nella tab, ma quando eseguo la canzone sulla base utilizzo alcune tecniche per rendere l’esecuzione più gradevole e appetibile. Le articolazioni che ho usato sono quelle che otteniamo suonando l’armonica a bocca con la tecnica del Tongue Blocking.
La prima frase contiene il bending di un semitono del secondo foro soffiato. Notiamo la particolarità che tutta questa frase è suonata su questo foro. Poi scendiamo al foro 1 ed eseguiamo la seconda frase, dove troviamo il bending di tre semitoni da eseguire sul foro 3. Facciamo attenzione al passaggio dal primo foro al secondo perché potrebbe presentare qualche difficoltà nella gestione della posizione della lingua. Per quanto riguarda la nota sul foro tre con bending di due semitoni, questa non uscirà sempre perfettamente intonata; specialmente se sei alle prime armi non preoccuparti, in questo sta anche il bello dell’armonica: il suo suono a volte deliberatamente approssimativo.
La frase successiva si sposta verso le note più centrali dello strumento e parte dal foro 3 aspirato, mentre l’ultima invece parte dal foro 4 soffiato.
Queste sono le frasi musicali che in pratica si ripetono per tutto il brano, mentre per concludere lo stesso aggiungiamo una semplice frase musicale che termina sulla nota home SOL.
Se ricordate il testo di questa canzone, c’è una frase che dice proprio:”Suona un’armonica…” E io direi... Italiana!