STRUMENTI MUSICALI PER BAMBINI - L'ARMONICA A BOCCA

Perché fare imparare ai bambini uno strumento musicale?

Esiste uno strumento più adatto di altri da insegnare ai bimbi o dipende solo dalla loro naturale inclinazione verso un tipo di oggetto o del differente suono?

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Senza dubbio l’apprendimento della musica tra le altre cose aiuta a imparare a dominare le emozioni, e questo nei bambini è un aspetto fondamentale. La musica è considerata una delle sette intelligenze dell’essere umano.

Pianoforte, chitarra, violino; sono strumenti musicali molto diffusi che spopolano trai piccoli, ma ce ne sono altri che forse sarebbero ancora più adatti per queste creature in via di formazione sia fisica che psichica.

“Quando siamo piccini assorbiamo come delle spugne”. Quante volte abbiamo sentito o noi stessi ripetuto questa frase? Cosa significa esattamente?

Il concetto di fondo che vogliamo esprimere è che il cervello dei bambini, ancora in crescita, è così malleabile e recettivo che rende l’apprendimento di nuove nozioni più veloce. Ecco perché si consiglia di far cominciare a studiare uno strumento musicale ai bimbi già quando raggiungono l’età di sei anni.

Ma quali sono gli altri aspetti che fanno si che un ragazzino impari in maniera più veloce? A mio avviso ce ne sono almeno due: il primo è che si entusiasma facilmente e quando vuole qualcosa tende ad “ossessionarsi”, il secondo è che teoricamente avrà a disposizione per imparare tutto il tempo che desidera. Spiego meglio questo concetto: nel mondo degli adulti quando cerchi di fare qualcosa che ti piace spesso questo contrasta con altri aspetti della vita. Una persona che ha un lavoro e impegni familiari difficilmente potrà disporre di tutto il tempo che vorrebbe per il suo “hobby”. La parola “hobby” poi, richiama molto alla mente “gioco” e quindi “divertimento”, di conseguenza se un adulto vuole dedicarsi al “gioco” ecco che il divario con la “vita vera” o anche “vita seria” si evidenzia. Per il bambino questo non esiste. Nel momento in cui i genitori gli concedono (e non impongono) di imparare qualcosa di piacevole, più lui si applica e più viene premiato. Curioso vero? Quando sei piccolo puoi essere premiato se ti impegni a fare qualcosa che ti piace, quando sei grande vieni premiato se fai tutto ciò che non ti piace accettandolo con rassegnazione (segno di maturità).

Ecco quindi i due concetti che riassumo: il bambino quando studia la musica o qualsiasi cosa che gli piace ci mette tutto se stesso, e quasi sempre dispone del tempo che desidera per farlo. Che altro manca ai bambini che noi adulti invece siamo abilissimi a fornirci ? Ah sì, i “paletti”, ovvero tutte quelle limitazioni auto-inflitte o determinate dall’esterno, che pregiudicano il nostro raggio d’azione: “Sono troppo vecchio”, “Non ho tempo”, “Io di sta roba non ci capisco nulla”, “Non fa per me”. I bambini non sono così, appena vedono qualcosa che li esalta indossano magicamente un costume adatto e diventano quello che vogliono essere. Fate vedere un film dell’uomo ragno a un bimbo e vedrete se prima della fine della pellicola non proverà a sparare le ragnatele o arrampicarsi da qualche parte. Questo modo di essere non dovremmo mai perderlo.

Tornando al discorso degli strumenti musicali per bambini, penso che l’armonica abbia delle ottime potenzialità e diversi punti a suo vantaggio: è uno strumento economico, di solito non deve essere accordato, ed è abbastanza piccolo da poterlo trasportare ovunque. Vi immaginate il vostro bimbo che solitamente gira con il suo robot preferito al seguito o la bambola se una femminuccia? Immaginate che quel bambino o quella bambina si appassioni all’armonica, se la porterebbe sempre appresso. In vacanza, dai nonni, a scuola, ovunque! Cosa comporta questo? Sì lo so, qualcuno penserà “mai un attimo di pace” e glielo concedo, ma significa anche che il bambino può esercitarsi dove e quando vuole.

Quando si impara a suonare l’armonica si impara non solo uno strumento musicale ma anche a respirare e controllare il proprio naso, la bocca, la lingua. La tecnica richiede lo sviluppo di un certo grado di coordinazione e precisione che sicuramente giova ai più piccoli. Dovete pensare che quando si suona questo strumento non si vede quello che si sta facendo, lo si muove davanti alla bocca utilizzando la sensibilità delle labbra e calibrando i movimenti per arrivare sul foro desiderato. Dal punto di vista psicomotorio è sicuramente un esercizio utile, come utile è il fatto che essendo uno strumento accordato in varie chiavi il bambino impara anche le nozioni relative alla tonalità e un poco di teoria musicale.

Le conoscenze e le capacità acquisite studiando l’armonica a bocca potranno servirgli anche nel futuro, qualora decidesse di suonare un altro strumento musicale o operare in altri ambiti della musica.

Se dovesse capitare che vostro figlio vi chiede di imparare uno strumento musicale, prima di fiondarvi su una chitarra (in Italia ci sono già sei milioni di chitarristi) potreste pensare a qualcosa di diverso e originale: l’armonica sarebbe sicuramente un’ottima scelta.

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