Ti sei mai chiesto come utilizzare l’armonica per accompagnare un cantante, un chitarrista o una band completa? Ci sono degli elementi più di altri servono per questo scopo?
La risposta la trovi in questo articolo. Sto per farti conoscere tre elementi fondamentali per suonare fianco a fianco con altri musicisti: accordi, fills e tappeti.
La prima tecnica che dobbiamo imparare per accompagnare con l’armonica è quella di riprodurre accordi sensati e con il giusto ritmo. Riguardo alle note da utilizzare, è necessario conoscere in che tonalità siamo, in modo da sapere sempre quali note possiamo suonare e quali dobbiamo evitare. Se per esempio suoniamo in tonalità maggiore e utilizziamo l’armonica in prima posizione, dobbiamo sapere che soffiando in qualsiasi foro otteniamo note dell’accordo di prima, mentre se aspiriamo sui primi tre fori otteniamo un accordo di quinta; se aspiriamo sui fori 4,5 e 6 otteniamo un accordo di seconda (in questo caso minore) e così via. Come vedi, conoscere dove si trovano le note sull’armonica è molto importante, così come avere alcune nozioni di teoria musicali, soprattutto riguardo alle tonalità e la armonizzazione delle scale che ne derivano. Per ciò che concerne il nostro strumento in particolare, di grandissimo aiuto è studiare le posizioni, a questo proposito ti invito a seguire la mia lezione che trovi nel corso introduttivo di armonica, presente tra le pagine del mio sito internet.
Tornando al discorso ritmo, quando suoni gli accordi ricordati di andare a tempo e, se stai suonando con una band, puoi prendere la batteria come riferimento: in gergo si dice “suonare con la batteria”.
Una volta appreso come suonare vari accordi e combinazioni di note come le ottave, possiamo utilizzare delle linee melodiche per effettuare quelli che si chiamano in inglese “fills”, in italiano diremmo “riempire”. Cosa significa fare un fill? Supponi che tu stia suonando con un cantante: egli esegue delle frasi cantate e tra una frase e l’altra c’è dello spazio. Noi possiamo utilizzare questo spazio per suonare delle piccole melodie che lo riempiono, producendo così una speciale interazione tra l’armonica e la voce, una sorta di “botta e risposta”. Quando utilizzi questa tecnica, fai attenzione a non sovrapporti alla voce del cantante e cerca di non suonare troppe note: ricordati che anche il silenzio diventa musica, e in certi contesti, una pausa è ciò che permette all’ascoltatore di digerire quello che ha appena ascoltato e trasformarlo in una emozione.
L’ultimo elemento che ti descrivo da utilizzare per accompagnare sono i tappeti (pads). In pratica si tratta di riprodurre quello che di solito fanno le sezioni di archi: tappeti uniformi formati da due o più note e che rimangono sullo sfondo svolgendo una funzione riempitiva. Per suonare un tappeto è molto utile l’utilizzo delle ottave, ovvero due note distanti l’una dall’altra 12 semitoni, suonate contemporaneamente. Nell’utilizzare questi elementi è fondamentale mantenere un certo grado di “discrezione”, in termini di volume e di quantità di note. Ricordati che un tappeto efficace a volte ha un volume appena percettibile.