Vuoi imparare a suonare il blues con l’armonica cromatica? Sai già suonare l’armonica diatonica e ti chiedi se passare alla cromatica sia complicato? Benvenuto in questa lezione, oggi vediamo come su può suonare il blues con questo meraviglio strumento. Come sempre, allegato a questa lezione trovi il video con le mie spiegazioni e gli esempi da ascoltare.
L’armonica cromatica e le sue note.
Sappiamo che l’armonica cromatica, rispetto all’armonica diatonica, viene impiegata molto per suonare melodie di ogni tipo, soprattutto nella musica classica e nel jazz. Questo accade per via della possibilità che questo strumento ci da di suonare praticamente tutte le note della scala cromatica; le vediamo nella prossima immagine.
Come si vede nella figura sopra, soffiando otteniamo arpeggi di DO maggiore, e la stessa nota DO è presente anche su fori adiacenti (4 e 5, 8 e 9).
Quando aspiriamo nell’armonica, otteniamo note degli accordi di re minore (RE, FA e LA), e di SI diminuito (SI, RE, FA, LA). Detto questo, sappiamo anche che premendo il pulsante dello slide, tutte le note dell’armonica vengono elevate di un semitono; lo vediamo nella stessa immagine di cui sopra.
Il blues con l’armonica cromatica.
Cosa accade se vogliamo suonare il blues con l’armonica cromatica?
Intanto cominciamo a definire la scala blues, che a seconda della tonalità, avrà alcune note alterate e altre meno; per esempio, se vogliamo suonare un blues in DO, le note della sua scala saranno do, mib, fa, fa#, sol e sib. Per quanto riguarda le melodie non c’è nessun problema, l’armonica cromatica ci permette di suonare ognuna delle 12 note della scala cromatica e noi siamo a posto. Ma basta questo per suonare il blues? Cosa caratterizza il blues con l’armonica? Lo vediamo nel prossimo paragrafo.
Per suonare il blues con l’armonica, si usano spesso combinazioni di note (double stops, ottave) ma soprattutto i bending, i quali conferiscono quel caratteristico tono “sporco” o impreciso che poi è quello che rende l’armonica diatonica ottima per questo genere musicale.
Con l’armonica cromatica, pochi di questi elementi sono eseguibili, e soprattutto, così come con l’armonica a 10 fori diatonica abbiamo una posizione preferita per suonare il blues (seconda posizione), con l’armonica cromatica questa diventa la terza posizione. Cosa significa questo? In poche parole, la terza posizione è la posizione in cui l’armonica cromatica rende meglio per suonare il blues, soprattutto se non vogliamo limitarci a suonare solo note singole.
Si possono fare i bending con l’armonica cromatica? Certo, però non hanno la stessa profondità di quelli emessi con l’armonica diatonica e soprattutto non si utilizzano con lo scopo di abbassare le note di semitoni (sulla cromatica non ne abbiamo bisogno); i bending in questo caso servono a “colorare” la nota.
Il blues con l’armonica cromatica e la terza posizione.
Come mai la terza posizione? Guardiamo la prossima figura, in cui ho evidenziato le combinazioni di note che possiamo suonare insieme in terza posizione, in questo caso suoniamo in terza posizione minore. Le note RE, FA e LA formano la triade dell’arpeggio di re minore, e suonare in RE con l’armonica in do (l’armonica cromatica più diffusa) significa esattamente suonare in terza posizione, così come avviene con l’armonica diatonica.
Le note evidenziate in figura sopra, sono quella base della tonalità (re), la terza minore (fa) che poi è anche la blue note della scala blues, e la quinta (la). Queste note possiamo suonarle insieme e su queste anche effettuare degli shakes (qualcuno li chiama trilli, gli americani spesso warble).
Un’altra cosa che possiamo fare per suonare il blues con l’armonica cromatica in terza posizione è suonare le ottave, e con questo tipo di armonica abbiamo ottave che distano tre fori oppure quattro. Per esempio l’ottava di sulla parte aspirata dello strumento si suona con i fori 1 e 5, la stessa cosa avviene per le altre note della triade minore. Per quanto riguarda le note soffiate, l’ottava di do può avere note distanti 3 o 4 fori, mentre quelle di mi e sol hanno sempre un intervallo di 4 fori.
Sebbene con l’armonica cromatica possiamo suonare tutte le scale blues nelle 12 tonalità, visto che essa è uno strumento cromatico, è solo con questa posizione che possiamo suonare bicordi e accordi che sono intonati con la tonalità (oppure elevando tutto di un semitono). Teniamo presente che alcune note richiedono la pressione del pulsante dello slide, e premendolo si alzano di un semitono tutte le note, per cui non possiamo suonare note “normali” e note con lo slide contemporaneamente.
La scala blues di terza posizione con l’armonica cromatica.
Se parliamo di blues, non possiamo non studiare la scala blues con l’armonica cromatica, nel nostro caso quella di RE blues, o di terza posizione blues; ecco le note nella prossima immagine.
Come avevamo appena visto, alcune note richiedono la pressione dello slide, in particolare la nota sol diesis (o la bemolle).
Altre scale utilizzabili per suonare il blues con l’armonica cromatica.
Trattandosi il blues di un contesto maggiore (o meglio di settima) dal punto di vista armonico, ma dove anche il modo minore esiste (la blue note), ecco che possiamo anche utilizzare altre scale minori per suonare questo genere, come la re minore armonica, oppure la scala di re pentatonica minore.
Bene, questa lezione termina quì, io ti invito a cercare su YouTube “Chromatic blues harmonica” per poter ascoltare tanti brani blues suonati con questo tipo di armonica e allenare il tuo orecchio a quelle sonorità caratteristiche che questo strumento conferisce al genere. Ti auguro tanta buona musica e ci vediamo presto!