Benvenuto in questa lezione di armonica cromatica, quest’oggi dedicata ai cosiddetti “approcci”. Cosa si intende per approccio in musica? Nel caso più comune, se si sta parlando di musica jazz, l’approccio è l’avvicinarsi a una nota attraverso un’altra nota ad essa adiacente, per ottenere un risultato interessante sia dal punto di vista melodico che ritmico. Di questo parleremo esattamente oggi, e impareremo otto esercizi che ho appositamente costruito per fare pratica con l’armonica cromatica, e che ci permetteranno di migliorare il nostro modo di eseguire le linee melodiche, aggiungendo quel pizzico di cromatismo che tanto distingue questo tipo di armonica da quella diatonica. Sappiamo infatti che la caratteristica principale dell’armonica cromatica, è di poter suonare tutte le note naturali e alterate (diesis e bemolli sono ottenibili premendo il tasto dello slide).
Come sempre, con questa lezione trovi il video con le spiegazioni e le tablature che indicano i nomi delle note e i fori dell’armonica da suonare.
Prima di parlare degli approcci, devi sapere che questi sono utili in tutti i generi musicali, non solo nel jazz, e molte volte gli approcci vengono chiamati “abbellimenti”, perché spesso sono eseguiti in maniera veloce, e possiamo far rientrare nella categoria degli approcci anche quelli che si vengono solitamente definiti trilli. Insomma, gli approcci sono per tutti, anche per chi suona da poco tempo, e al termine di questa lezione scoprirai che se introduci questi elementi nel tuo modo di suonare, potresti stupirti dei risultati ottenuti!
Cominciamo a parlare degli approcci cromatici, ma prima cerchiamo di capire dove dobbiamo suonarli. Di solito l’approccio si applica prima di una nota “forte”, come quella che fa parte dell’accordo che sta suonando in quel momento. Facciamo un esempio, considerando che l’armonia sta eseguendo un accordo di do maggiore: le note di questo accordo sono do, mi e sol. Volendo utilizzare un approccio, sceglierò una di queste note, e mi avvincerò ad essa partendo da un semitono prima o dopo; per esempio potrei suonare si, do, oppure re diesis, mi, o ancora fa diesis, sol. Questo è un tipo di approccio cromatico semplice, che consiste nel suonare proprio la nota vicina a quella di destinazione. Nel primo esercizio che pratichiamo assieme, suoniamo gli approcci partendo da un semitono in basso:
Questo esercizio, come vedi dall’immagine precedente, è abbastanza semplice, infatti per suonare le note si e do utilizziamo lo stesso foro, così come per il mi e il fa diesis sul foro sei; in effetti per suonare dal re diesis al sol eseguiamo una sequenza alternata di fori aspirati con lo slide inserito e soffiati. Quando esegui l’esercizio, cerca di percepire l’effetto che l’approccio apporta alla musica, in termini di suono e significato melodico.
Nel secondo esercizio, utilizziamo un approccio cromatico ma questa volta partendo dall’alto, suonando il semitono successivo alla nota target. Puoi notare che l’effetto che otteniamo è leggermente differente, probabilmente meno familiare; se non siamo abituati ad ascoltare certi generi musicali, qualcosa potrebbe anche sembrarci stonato.
Nell’esercizio tre, torniamo ad approcciare la nota target dal basso, ma questa volta suonando una nota di un tono intero sotto. A parte il si bemolle, suoniamo tutte note della scala di do maggiore, e dato che stiamo praticando su degli accordi di do maggiore, queste note suonano molto familiari.
Vediamo cosa accade se approcciamo le stesse note ma partendo da un tono in alto. In questo esercizio numero quattro, la nota estranea alla tonalità di do maggiore è il fa diesis.
Hai notato come i diversi approcci creino diverse sonorità? Le note di destinazione sono le stesse ma l’effetto che si ottiene può cambiare in maniera considerevole.
Nel quinto esercizio, utilizziamo come approccio alla nota la nota precedente facente parte della scala; visto che siamo in do maggiore, utilizziamo perciò le note do, re, mi, fa, sol, la e si. Ci avvicineremo al do con il si, al mi con il re, e al sol con il fa. Questo tipo di approccio non stravolge particolarmente il significato melodico e lo rende molto conforme alla tonalità di riferimento do maggiore.
Nel sesto esercizio l’approccio viene suonato dall’alto, utilizzando ancora le note della scala di riferimento; anche in questo caso il risultato rimane in linea con la tonalità di riferimento.
Nell’esercizio sette facciamo qualcosa di diverso: suoniamo due note prima di quella target, partendo da un tono in basso: ci avvicineremo al do suonando il si bemolle seguito dal si naturale, poi raggiungeremo il mi partendo dal re passando per il re diesis; infine raggiungeremo il sol partendo dal fa e suonandoci in mezzo il fa diesis. Questo tipo di approccio è un poco più complesso ma l’effetto ottenuto è molto gradevole.
Nell’ultimo esercizio, approcciamo procediamo come nel precedente ma partendo da due semitoni più in alto; anche in questo caso, il fatto di approcciare le note target dall’alto rende la sonorità un po’ più “estranea”.
Questi erano gli otto esercizi per armonica cromatica che ho creato per farti imparare qualcosa sugli approcci. Riassumendo, possiamo dire che gli approcci ci permettono di abbellire e rendere più interessanti le melodie, e che differenti approcci modificano in maniera diversa l’effetto sonoro. Gli approcci cromatici che partono dal basso suonano più familiari, quelli che partono dall’alto hanno un sapore più esotico. Tra gli approcci che non cambiano molto la sonorità delle melodie ci sono quelli che utilizzano le note della scala di riferimento, mentre se suoniamo note estranee, il “sapore” della musica cambia maggiormente.
Questo tipo di esercizio, fa parte di quel gruppo di esercizi tecnici che sviluppano le nostre capacità di musicisti, migliorando la precisione e la rapidità di esecuzione. Come spesso accade con gli esercizi tecnici, essi possono risultare noiosi, ma ti assicuro che questi sono la “medicina” che anche se amara, ti fa bene.
Termina qui questa lezione, io ti invito a esercitarti con me utilizzando il video e anche da solo, utilizzando delle basi in sol maggiore. Ti saluto e ti do appuntamento alla prossima lezione di armonica! Buona musica.