MAESTRO DI ARMONICA: CHI È, COSA FA E COME SCEGLIERLO

Un maestro di armonica

Stai cercando un maestro di armonica o stai già studiando con il tuo maestro? Perfetto! Il solo fatto di esserti voluto affidare a una persona che ti possa trasmettere l’esperienza e la passione per imparare uno strumento musicale come l’armonica, significa che vedi le cose nella maniera giusta.

Oggigiorno tutto sembra scontato e semplice da ottenere, ma in realtà, per avere dei buoni risultati, in linea con le proprie aspettative e in tempi accettabili, affidarsi a un insegnante esperto è consigliabile. 


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Analizziamo bene quello che ti ho appena detto: avere dei buoni risultati, in linea con le proprie aspettative: cosa significa? Avere dei buoni risultati con l’armonica, vuol dire imparare a fare il massimo che si può fare in relazione al tempo che hai a disposizione per studiare. Sarebbe troppo facile dire che in sei mesi puoi imparare a suonare, ma ci sono variabili che vanno a influenzare enormemente i risultati che ottieni. Ecco perché un buon insegnante di armonica dovrebbe prima di tutto chiederti “cosa ti aspetti dal mio corso di musica? Cosa vuoi imparare a fare con le mie lezioni? Il maestro deve anche essere in grado di fornirti tutti gli strumenti necessari a farti studiare con comodità e serenità, mettendoti a disposizione il materiale che ti serve, documentando le lezioni, spiegandoti esattamente quello che devi fare, ed essere presente quando hai bisogno di dipanare un dubbio o semplicemente chiedere consiglio.

La prima domanda che devi farti quando scegli un maestro di armonica è quindi “cosa voglio ottenere”; riuscire a dare una risposta a questa domanda è importante. Per esempio, molti studenti arrivano da me dicendo “io non ho grosse pretese, vorrei solo imparare a fare qualcosa di decente”. Ottimo, ma questo tipo di atteggiamento di partenza può essere migliorato: nell’insegnamento non ci sono pretese, ci sono obbiettivi e metodi. Quando ti avvicini allo studio ti consiglio di non pensare “non ho grosse pretese” ma di pensare “voglio raggiungere il massimo che posso investendo il tempo e il denaro che ho a disposizione”; quale sarà questo “massimo”, lo deciderete tu e il tuo maestro in seguito. 

l’insegnante ti chiederà “quanto sei disposto a investire, in termini di tempo e impegno per raggiungere questo obbiettivo?” Se la risposta è “posso studiare cinque minuti al giorno ma non so se potrò farlo tutti i giorni”, un maestro di armonica serio dovrebbe dirti che con cinque minuti al giorno, e oltretutto saltuariamente, non impererai a suonare l’armonica decentemente, il maestro ti dirà che dovresti mettere in conto almeno quindici minuti al giorno, un giorno si e uno no. Poi un bravo maestro ti può insegnare delle strategie per ottimizzare i tempi quando hai poco tempo e migliorare la resa della tua pratica con l’armonica, ma nessuno può fare miracoli; il vero artefice del tuo successo con lo studio della musica sei tu.

Supponiamo ora che tu abbia a disposizione almeno quindici minuti al giorno, dovrai decidere con il tuo insegnante come impiegarli, e stai attento, perché come ti organizzerai nella pratica determinerà i risultati, per questo è importante avere sempre in mente l’obbiettivo. Vuoi imparare a suonare qualche canzoncina leggendo le tablature? Perfetto, imparerai a fare le note singole con l’armonica e lascerai perdere il bending; il bending richiede molto tempo e non si può imparare in poche settimane.

Se volessi invece imparare a riconoscere le melodie delle canzoni che ti piacciono? Dovresti farti insegnare alcune cose di teoria musicale e chiedere al tuo insegnante di addestrare il tuo orecchio, il tuo maestro deve poterlo fare.

Se il tuo obbiettivo è imparare a suonare il blues, allora il bending diventa fondamentale, e il maestro ti insegnerà quello che ti serve ma avvisandoti che dovrai praticare molto, con costanza ed essere paziente. Se l’insegnante è bravo, troverà il mondo di non farti annoiare, facendoti studiare altre cose che ti possano far divertire anche se non hai ancora imparato a fare il bending.

Per ricapitolare ciò che abbiamo detto fin qui: quando scegli un maestro di armonica pensa a quale obbiettivo vuoi ottenere e fallo in maniera propositiva, tipo “voglio imparare a fare queste quattro canzoncine”, oppure “voglio imparare a improvvisare”, o ancora “voglio migliorare la mia tecnica”. Datti degli obbiettivi raggiungibili in base al tempo che potrai dedicare allo studio e lavora con il tuo maestro per raggiungerli. Nella seconda parte di questo articolo, capiremo cosa caratterizza un vero maestro, e cosa lo distingue da un musicista; a volte questi coincidono, ma spesso no. Secondo te, un bravo musicista è automaticamente un bravo maestro di musica? Scopriamolo assieme.

Ti sei mai chiesto se un grande musicista possa essere anche un bravo insegnante e viceversa? Io sì, e quando studiavo pianoforte, chitarra, e anche l’ armonica, ho sperimentato che non sempre queste due figure coincidono. Partiamo da un presupposto, ovvero cosa serve a noi: se noi dobbiamo imparare qualcosa, abbiamo bisogno di qualcuno che abbia esperienza nel trasmettere le conoscenze, non basta che sia bravo a fare quello che noi vogliamo apprendere. Le qualità necessarie per suonare bene non sono le stesse che servono per insegnare musica.

Quando facciamo qualcosa, con il tempo diventiamo esperti, e più acquisiamo esperienza più ci specializziamo in quell’attività. Perciò un musicista impara a gestire situazioni costanti di stress da palco, impara a non fermarsi quando commette un errore mentre suona, e magari si allena anche a improvvisare. Poi deve continuamente praticare per mantenere il livello di tecnica adeguato ai brani che suona, e confrontarsi costantemente con altri musicisti nel caso si esibisca in una band. Il musicista, a differenza del maestro, deve mantenere un repertorio, a volte anche molto consistente e che richiede ore di ripasso settimanale. Il musicista però, se non insegna, non è per forza anche un bravo insegnante, perché semplicemente insegnare non è l’attività che ha svolge di continuo accumulando esperienza.

Cosa fa invece un insegnante? Passa il tempo a studiare il modo migliore di trasmettere agli altri la sua conoscenza. Organizza il materiale, crea delle lezioni, e ogni giorno ha a che fare con persone diverse che portano con se problematiche diverse. Anche delle semplici azioni come suonare le note singole con l’armonica, possono risultare difficili in maniera diversa a persone diverse, e qui sta il ruolo del maestro: scovare il perché quella cosa non funziona con quella persona in particolare e trovare il modo di sistemarla. Una specie di “customer care”, hai presente quelli che rispondono al telefono, raccolgono i problemi e danno una soluzione? L’insegnante deve avere una buona tecnica, ma spesso i migliori maestri non mostrano di continuo quello che sanno fare, perché non è quello che serve allo studente, se non in pochi casi, giusto per motivarlo facendogli vedere qualcosa di “fico.”

Ricordati poi, che un bravo maestro non cerca di tenersi gli alunni tutta la vita, se è serio e lavora bene non ne ha bisogno, gli studenti riconoscono il valore dei maestri, ed è meglio avere studenti che dopo un anno vanno via soddisfatti di quello che hanno ottenuto, che allievi annoiati che si trascinano negli anni con pochi segni di evoluzione. Personalmente, ogni tot faccio un check con lo studente per capire cosa va, cosa non va, cosa potrebbe migliorare, e se uno studente si trova in un momento particolare di difficoltà o stanchezza, il maestro deve saper anche dire “prenditi una pausa”; è tutto normale, il rapporto studente insegnante va molto oltre lo studiare lo strumento.

Torniamo adesso ai grandi musicisti con una domanda: Ma allora possiamo imparare qualcosa dai bravi armonicisti? Certo che sì! Essi sono la fonte di ispirazione per capire come ci piacerebbe suonare e dove vorremmo arrivare. I musicisti suonano per portare momenti piacevoli e intensi a chi li ascolta, e questo è molto importante, visto che tutti noi vorremmo diventare bravi a trasmettere emozioni con la nostra musica. Il mio suggerimento? Cerca ispirazione nei bravi armonicisti, e trova l’insegnante giusto per imparare a suonare l’armonica come vuoi tu. Ti lascio con questo classico di Little Walter, noi ci vediamo presto!

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