COME SVILUPPARE LA MEMORIA MUSCOLARE CON L'ARMONICA E NON SOLO

La memoria muscolare nella pratica dell'armonica

Quante volte hai sentito parlare di memoria muscolare, riferendosi al processo di apprendimento di una qualsiasi disciplina? Benissimo, sappi che la vera “memoria muscolare” è riferita ai muscoli veri e gli atleti che si allenano per svilupparli, per quanto ci riguarda con lo studio dell’armonica, utilizziamo questa dicitura per esprimere un insieme di processi mentali che portano alla memorizzazione dei movimenti e delle configurazioni del nostro corpo atte ad eseguire quello che vogliamo.

In questo articolo ti spiego che cos’è esattamente la memoria muscolare che si sviluppa quando pratichiamo l’armonica con una certa costanza, ti darò alcuni consigli per permettere al tuo cervello di apprendere meglio, e al termine di questa lettura sono sicuro che potrai fare un passo avanti nello studio della tua blues harp.

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Cominciamo dal definire come la nostra mente apprende le cose nuove.

Ci sono due elementi che determinano l’apprendimento da parte della nostra mente: la ripetizione e il tempo. In altre parole, più ripetiamo qualcosa, più il nostro cervello lo memorizza; inoltre, col passare dei giorni, delle settimane, e dei mesi, quello che impariamo viene consolidato. Questa memorizzazione comprende la memorizzazione degli stati fisici, quindi delle posizioni che assumiamo e dei movimenti che facciamo; è come se la mente registrasse con tante videocamere ciò che eseguiamo, per costruirne una dettagliatissima mappa.

Questa mappa deve essere davvero molto dettagliata e avere una definizione elevatissima, dato che quando suoniamo l’armonica effettuiamo micro movimenti con la bocca, con le mani, con la lingua, e con tutti i muscoli implicati nella performance, tra i quali quelli adibiti alla respirazione; si pensi all’uso del diaframma.

Dal momento che con la ripetizione andiamo a creare un’impressione nella mente di quello che vogliamo imparare, questa impressione deve essere la più corretta possibile, altrimenti questa famosa “mappa” viene costruita in modo errato. Nel caso specifico, se suoniamo troppo velocemente le cose nuove, memorizziamo nel cervello dei passaggi non precisi, dei movimenti confusi, e sviluppiamo quella che si chiama “memoria muscolare” incorretta.

Il cervello non giudica quello che noi gli diamo, semplicemente lo accetta e lo memorizza, giusto o sbagliato che sia. Voglio sottolineare questo concetto: ripetere qualcosa ti porta a impararla esattamente come la stai ripetendo, inoltre per correggere ciò che hai imparato sarà necessario un lavoro maggiore per sovrascrivere la mappa sbagliata che hai memorizzato nel cervello.

Funzionamento dell'apprendimento

Come la velocità della pratica incide sull’impressione delle nuove informazioni e quindi la memoria muscolare.

Immagina che quando esegui per le prime volte un nuovo esercizio, o una nuova frase musicale di un brano, tu stia copiando un disegno con la matita, su un foglio bianco. Se esegui la copia lentamente, il disegno risultante sarà più fedele all’originale.

Quando studi, devi farlo lentamente per permettere alla tua mente di acquisire i movimenti necessari a eseguire le cose nuove. Se impari bene e lentamente, potrai in seguito velocizzare il tutto facilmente, al contrario se impari velocemente e male, anche se rallenti suonerai sempre male. Una volta che hai fatto un’impressione dell’esercizio nella mente, quella rimane, e se è sbagliata farai molta fatica a correggerla.

Riassumendo:

Se studi lentamente e male > suonerai male anche velocemente.

Se studi lentamente e bene > suonerai bene anche velocemente.

Se studi velocemente e male > suonerai male anche lentamente.

Se studi velocemente e bene > questa condizione non esiste!

Osserva l’immagine seguente prima di ogni sessione di studio, ti farà bene.

La pratica lenta porta a suonare più velocemente

Come posso migliorare la memoria muscolare quando suono l’armonica?

Ti racconto una storiella vera, che riguarda un mio conoscente. Lui abita nella mia città (Milano), ed è in grado di raggiungere in auto diversi punti della città, però a una condizione: deve partire sempre da casa sua. Se deve andare da un punto B a un punto C della città, prima deve passare dal punto A. Stai ridendo? Ti credo!

Apprendimento lineare e granulare

Questo tipo di azione, deriva da un apprendimento cosiddetto “lineare.” In pratica, se tu impari a fare qualcosa in sequenza, ripetendola sempre allo stesso modo, non sei automaticamente capace di scomporre quella azione e partire da un punto qualsiasi di essa. Vuoi un esempio pratico?

Se ti chiedessi di suonare dai fori 4 a 7 dell’armonica le note do, re, mi, fa, sol, la si, do; se non sei proprio un armonicista alle prime armi, non dovresti avere problemi. Se ti chiedessi invece di suonare le stesse note ma in questa sequenza: do re mi do, re mi fa re, mi fa sol mi, fa sol la fa, sol la si sol, la si do la, si do re si, do re mi do. Scommetto che almeno quando sei arrivato al foro 7 hai fatto un po’ di confusione! Se tu sei abituato a suonare questa scala di do maggiore in sequenza, e non sei capace di suonare le note come ti ho chiesto con un pattern diverso, sei come il mio amico che deve passare da casa per andare in qualsiasi punto della città.

Cosa dobbiamo fare allora per non avere questo limite? Dobbiamo apprendere in maniera “granulare”, e per fare questo dobbiamo eseguire esercizi di diverso tipo e non limitarci a una scala.

Questo discorso vale anche quando apprendi una poesia, il testo di una canzone, un brano suonato: hai presente quando se sbagli devi ricominciare tutto daccapo? Questo è frutto dell’apprendimento lineare. I concertisti classici che eseguono brani da quarantacinque minuti, imparano il brano a memoria spezzettandolo e eseguendolo partendo da diversi punti.

Se fai questo, oltre a memorizzare meglio il brano, se per caso durante l’esecuzione sbagli, non ti impappini e sai come proseguire, perché le informazioni nella tua mente sono stipate in maniera granulare, quindi accessibili direttamente. Preferisci essere in grado di aprire il cassetto tre direttamente, o dover prima aprire il primo e il secondo per trovare il terzo cassetto?

Memorizzazione delle informazioni

Esiste qualcos’altro che posso fare per allenare la memoria muscolare a parte esercitarmi con l’armonica? Sì, se studi usando tecniche di visualizzazione, in cui visualizzi esattamente quello che faresti con lo strumento, puoi imparare più velocemente; il cervello è molto potente e il corpo e la mente sono collegati in maniera indissolubile. Un grandissimo violinista diceva: “Esegui un brano nella tua mente e sarà come averlo eseguito cento volte con il violino”.

C’è un ultimo aspetto di cui ti voglio parlare oggi, ovvero il tempo per la consolidazione della memoria muscolare. Ci sono cose che impari in pochi giorno e altre che impari in diversi mesi. Tienilo a mente! Se vuoi imparare a fare l’imitazione del treno a 190 bpm, devi aspettarti di praticare per almeno 4 mesi tutti i giorni. Se invece devi imparare una frase musicale a tempo moderato, possono bastare alcuni giorni, se non alcune ore. Ci sono obbiettivi a lungo termine e obbiettivi a breve termine. Non fissarti a cercare di accelerare troppo nello stesso giorno, diluisci il lavoro nel tempo.

Miglioramento nello studio dell'armonica

Quest’articolo sulla memoria muscolare e l’apprendimento dell’armonica termina qui, io sono sicuro che con le informazioni che hai appreso oggi potrai studiare meglio la tua blues harp, e ti do appuntamento da queste parti per un nuovo articolo, una nuova lezione, oppure una nuova canzone da imparare. Buona musica!

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