Un workshop di sei giorni in un luogo di villeggiatura, un bel libro illustrato come ai vecchi tempi, un moderno metodo pdf con allegato un cd per ascoltare gli esercizi, o ancora una serie di tutorial su Youtube con qualità video full-hd o addirittura 4k. Quale è il miglior metodo per imparare a suonare l’armonica? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ognuno?
Le frontiere dell’informazione e dell’apprendimento oggi si sono allargate notevolmente e ci sembra che tutto sia a portata di mano, ottenibile con poco sforzo e trovando sempre il modo migliore di accorciare i tempi nel raggiungere gli obbiettivi. Davvero è così?
Se ti stai chiedendo quale tipo di percorso intraprendere per imparare a suonare uno strumento musicale segui questo articolo, gli spunti di riflessione che troverai valgono per l’armonica a bocca ma altresì per ogni altra cosa tu voglia imparare a fare.
Ho deciso di pubblicare questa pagina prendendo spunto da una email che ho ricevuto pochi giorni fa, di un ragazzo che mi chiedeva di dargli qualche dritta su come studiare l’armonica da autodidatta e di suggerire lui il titolo di qualche libro adatto alle sue necessità. Purtroppo in Italia non sono molte le pubblicazioni con metodi di studio per l’armonica ma due o tre lavori sono ben conosciuti e alcuni sono sul mercato da parecchi anni. Sono materiale scritto con passione e competenza, da chi ha fatto della musica parte della propria vita e ha impiegato tempo e fatica a costruire un progetto, concretizzatosi in un libro, in un cd, un video corso o un sito internet. Chi si occupa di queste cose sa bene di cosa parlo e di quanto lavoro ci sia dietro anche a un semplice articolo come questo.
Tutti noi abbiamo comprato un libro perché presi dalla voglia di imparare qualcosa di nuovo. Ricordo che negli anni ottanta, dalle mie parti andavano di moda i film di kung fu e da bambini guardavamo Bruce Lee alla televisione. Era il periodo in cui si parlava di karate, judo, aikido, prima che arrivassero tutte le tecniche di difesa personale moderna. Ricordo de comprammo dei libri per imparare le arti marziali, avevamo molto entusiasmo e voglia di fare, sapete quanto imparammo? Zero. Dai è da matti pensare di imparare un’arte marziale leggendo un libro, a meno che chi lo legga non sia già cintura nera di qualche altra disciplina simile e abbia gli strumenti a disposizione per acquisire le nuove conoscenze. Lo ammetto, mi piacciono le metafore ma la realtà è questa, insegnare a se stessi è molto difficile. Anche insegnare agli altri non è compito facile, ma l’autoapprendimento è qualcosa che difficilmente può avvenire partendo da zero, necessita sempre di una solida base di partenza.
Vediamo ora i diversi canali di istruzione musicale che ho osservato negli anni:
Gruppi di interesse sui social. Partiamo da quello che non considero un vero e proprio canale di apprendimento, i gruppi di interessi sui social. La dentro se ne sentono di tutti i colori, possono andare bene per qualche dubbio specifico ma non certo per imparare in maniera organica. Quando poni una domanda ognuno risponde secondo la sua esperienza e chi ti dice con chi stai avendo a che fare? Sei sicuro che sia come dice lui? Spesso le domande sono sempre le stesse e le risposte anche, e il 90% delle volte vieni indirizzato su qualche video gratuito di Youtube. Ti invito quindi a proseguire la lettura di questo articolo, perché poco più avanti parlerò proprio di questo tipo di pubblicazione.
Scuole di musica. Di strutture scolastiche ce ne sono molte, di diverso tipo e con lezioni di gruppo o individuali. Per quanto riguarda l’armonica diatonica i corsi si svolgono soprattutto in scuole private, non sono a conoscenza di corsi ufficiali di strumento come per esempio per la chitarra, il violino, il pianoforte e gli strumenti sinfonici. I vantaggi di una scuola sono la possibilità di confrontarsi con altri studenti e instaurare relazioni non solo riguardanti la musica. Una scuola dovrebbe essere garanzia di professionalità e quindi anche gli insegnanti che vi operano sono preparati e disponibili. I prezzi dei corsi variano dalle poche centinaia di euro all’anno per corsi collettivi fino al migliaio di euro per le lezioni individuali. A questo proposito, sappi che se frequenti delle lezioni di gruppo il tuo ritmo di apprendimento sarà influenzato da quello degli altri studenti. Può capitare che tu ti trovi indietro e fatichi a capire quello che gli altri stanno facendo oppure che sei più veloce e ti senti “legato” o rallentato dagli altri. Questo aspetto lo devi mettere in conto quando valuti il prezzo di un corso di gruppo che probabilmente sarà più economico delle lezioni individuali. In genere si paga un’iscrizione e le quote versate non vengono restituite se non frequenti le lezioni per motivi tuoi. Gli orari delle lezione sono quasi sempre fissi, specialmente se il corso non è individuale.
Libri con o senza cd. Il libro è sicuramente uno strumento valido per conoscere uno strumento musicale e capire se ci piace. Le pubblicazioni di oggi, coadiuvate da cd audio, o addirittura dvd con video dimostrativi, offrono qualcosa in più a livello di chiarezza di esposizione. Quello che il libro non può darci è il feedback per capire se stiamo facendo bene o se stiamo instillando nel nostro modo di suonare dei comportamenti scorretti, delle abitudini che possano costituire in seguito un ostacolo all’apprendimento.
Uno degli aspetti che reputo importanti quando si parla di imparare qualcosa è il timing, ovvero il ritmo con cui le nozioni vengono trasmesse e apprese. Quando studi da solo sei tu a scandire il tempo e rischi di andare di fretta o di essere troppo lento. Spesso, con i libri che ci spiegano come fare qualcosa, divoriamo in un attimo i primi capitoli per poi arenarci quando la faccenda si complica.
Il grosso vantaggio di questo tipo di supporto di studio è che costa poco, a volte meno di una singola lezione, proprio per questo, per onestà intellettuale dobbiamo chiederci: “si può con pochi euro sostituire il lavoro di un insegnante?” Io penso di no, ma il libro rimane comunque un ottimo modo di avvicinarsi a qualcosa di nuovo, in attesa di capire se vogliamo investire di più nella nuova avventura musicale.
Workshop di musica. Durante i miei studi ho partecipato a diversi workshop musicali, una sorta di vacanza studio dove si sta tutti assieme in una struttura ricettiva, magari nei pressi di una località turistica. Di giorno si studia dalle quattro alle sei ore con delle classi che possono essere anche composte da venti studenti. In genere i workshop sono apprezzati per il clima gioviale che si respira, per il fatto che ci si ritrovi a suonare tutti assieme la sera dopo cena e perché si conoscono molte persone, spesso provenienti da altri paesi. I workshop costano parecchio: tra viaggi, alloggio e corsi si devono mettere in conto dalle trecento alle mille euro per incontri che vanno dai tre giorni fino a una settimana di durata. L’utilità di questo tipo di eventi varia a seconda del tuo livello: più sei bravo e meno è conveniente, spenderesti l’equivalente di parecchi mesi di lezione in pochi giorni per imparare poche cose nuove. Se invece sei all’inizio puoi portare a casa parecchi stimoli e spunti per studiare meglio. Il workshop va vissuto come esperienza di congregazione più che di apprendimento. Anche in questo caso, vale la regola che più si è in una classe di studio più i ritmi di apprendimento saranno variabili.
I video corsi. Questi sono un modo migliore di approcciare lo studio rispetto ai video gratuiti. Si tratta di un incrocio tra un corso a pagamento e lo studio da autodidatta. Il materiale viene presentato in maniera più ordinata ma difficilmente risulta completo. Il costo è generalmente più basso delle lezioni individuali e si paga un abbonamento mensile o annuale, è un po come dire “io preparo il materiale e tu lo consulti a tuo piacimento”, vale lo stesso discorso che ho fatto per i libri, le tempistiche di studio sono libere e non hai nessun feedback vero riguardo a quello che stai facendo.
I video gratuiti su Youtube. Arriviamo finalmente al sistema di diffusione di informazioni più amato dei nostri giorni, i video di istruzione gratis. Hai un problema al frigorifero? Fa rumori strani? Vai su Youtube e cerca, vedrai che trovi il perché. Vuoi comprare una nuova fotocamera e non sai quale scegliere? Benissimo, cerca il nome della fotocamera seguito dalla parola “prova” e troverai quello che ti serve. Se stai cercando un bel corso di armonica, in italiano troverai il mio, probabilmente mostrato dopo quello di altri che fanno queste cose da molti più tempo. Sì, perché Youtube funziona così: a parte il numero di iscritti al canale, il numero di visualizzazioni e i commenti, vengono avvantaggiati i video più anziani. Non lo sapevi? Non hai mai notato che quando cerchi qualcosa compare sempre prima un video che può avere anche dieci anni?
Se cerchi istruzioni su come suonare l’armonica ne trovi quante ne vuoi, se poi conosci l’inglese stai attento perché potresti finire in un vero buco nero di informazioni nel quale è difficile districarsi e capire cosa prendere per buono. Attenzione, non sempre valutare un video in base al numero di volte che viene visto o di commenti è una buona scelta, se non lo sai ancora sappi che tutti i numeri che vedi riguardanti i video potrebbero essere artefatti, qualcuno potrebbe comprare le visualizzazioni o semplicemente pagare per ottenerle ufficialmente da google, come anche i commenti e gli iscritti al canali. Devo dire che Youtube ultimamente sta facendo degli sforzi per garantire l’onestà delle pubblicazioni ma comunque non si sa mai.
Riguardo al contenuto, ci sono dei video validi sì, ma pochi sono i canali che offrono davvero qualcosa di organico e progressivo, anche perché per produrre dei lavori completi serve molto impegno ed è un investimento che non sempre viene ripagato. Come per i libri, considero questi video un po come delle presentazioni per far conoscere quello che puoi fare quando impari a suonare. Sicuramente trasmettono più di un testo scritto o di una figura, la mancanza di qualcuno che ti segua e ti dia un riscontro però c’è e non si può colmare da soli.
Lezioni private. Sono la cosa migliore. Punto.
Spero di averti strappato una risata, lo so bene che per uno che insegna armonica può risultare difficile essere obbiettivi e analizzare i pro e i contro delle lezioni individuali, mi sforzerò di farlo nella maniera più rigorosa possibile. Parliamo prima dello svantaggio: costano di più di un libro e un po’ di più dei corsi di gruppo nelle scuole. Non ne vedo altri.
Quali sono i vantaggi delle lezioni private? In primis il tuo insegnante può cucire il programma di studi su di te, le tue esigenze, i tuoi obbiettivi, il tuo livello attuale e i tuoi gusti. L’insegnante ti mostra quello che devi fare e tu ci provi in tempo reale, quindi immediatamente puoi essere corretto e imparare a eseguire gli esercizi nella giusta maniera. In ogni momento puoi discutere con il tuo maestro per capire se si deve cambiare qualcosa nel percorso, nel modo, nel timing dello studio. I tempi di apprendimento, se il tuo insegnante è bravo e tu ti applichi come dovuto, si accorciano notevolmente rispetto a tutti gli altri metodi di studio, e anche la qualità di quello che fai sarà sicuramente migliore.
Parlando poi di lezioni online ci sono praticamente tutti i vantaggi di quelle dal vivo più il fatto che primo, dove abiti tu potrebbe essere difficile trovare un insegnante, secondo, lavorando da casa gli orari possono essere molto più flessibili, terzo, non sprechi tempo negli spostamenti e in carburante.
Con questo articolo ti ho messo a conoscenza dei diversi modi di studiare l’armonica che puoi sperimentare. Spero di riaverti presto con noi e buona musica!