SCEGLI L'ARMONICA GIUSTA: DIATONICA, CROMATICA O TROCHILUS

Armoniche diatonica, cromatica e trochilus

Cerchi una guida per scegliere la tua prima armonica? Sei un principiante e ti chiedi con quale armonica cominciare, diatonica, cromatica o altro? Se ti stai ponendo queste domande allora in questo articolo potresti trovare la risposta, seguimi e conoscerai con me i tre tipi di armonica più indicati oggi per imparare a suonare.

Le novità di lezionidiarmonica.it

Prima era “diatonica (blues) oppure cromatica?” Oggi (nel 2026) è diventato “diatonica, cromatica, o Trochilus?).

Sono ormai passati vent’anni da quando ho preso in mano l’armonica per la prima volta, e ho avuto il piacere di avere come insegnante centinaia di studenti, di tutte le età. Da sempre l’armonica diatonica, quella comunemente chiamata anche armonica blues, è stata la preferita, anche se in molti casi gli studenti hanno comprato anche una cromatica, e insieme ci siamo divertiti (lo facciamo tutt’ora) a riprodurre le canzoni che più preferivano.

Oggi le cose stanno cambiando, e sul tavolo abbiamo un’ulteriore opzione, un’armonica ibrida che si chiama Trochilus, la quale combina l’armonica diatonica con quella cromatica, offrendo i vantaggi di entrambe.

Seguimi e insieme confronteremo armonica diatonica, cromatica e Trochilus, così potrai scegliere meglio quale utilizzare, ecco le caratteristiche dei tre tipi di strumento.

1. Numero di fori.

L’armonica diatonica ha 10 fori, mentre la cromatica ne ha 12 oppure 14; ci sono anche cromatiche a 10 fori ma sono poco utilizzate, per quanto riguarda la Trochilus, i fori sono 10 come per la diatonica.

2. Note ottenibili sui tre tipi di armonica.

Sull’armonica diatonica abbiamo 20 note, di cui due sono ripetute, per cui effettivamente abbiamo 19 note diverse, su un’estensione di tre ottave.

Non consideriamo in questa comparativa le note ottenibili con la tecnica del bending ma solo quelle messe a disposizione dello strumento.

L’armonica cromatica più diffusa, quella a 12 fori, presenta 24 note, però due sono doppie, quindi ne abbiamo 22 diverse; l’estensione è sempre di tre ottave. Oltre alle 23 note di cui sopra, con la cromatica otteniamo altre note grazie al pulsante slider, per la precisione le note aggiuntive sono 14, per un totale di 37 note.

La Trochilus ha le stesse note di una diatonica, con l’aggiunta di 15 note mediante la pressione del pulsante slider; il totale quindi è di 34 note. L’estensione è di tre ottave come per le altre.

In generale possiamo quindi affermare che lo strumento diatonico è quello che permette di suonare meno note, la cromatica quella che ne offre di più, e la Trochilus resta nel mezzo con solamente 3 note in meno rispetto alla cromatica.

Se consideriamo la possibilità del bending sulla diatonica e sulla Trochilus, allora scopriamo che la tipologia Trochilus è quella che offre il maggior numero di note.

Di seguito trovi lo schema delle note dei tre tipi di armonica, con evidenziate le note ottenibili premendo lo slider sulle armonica cromatica e Trochilus.

Schemi delle note delle armoniche diatonica, cromatica e trochilus

3. Facilità di studio.

L’armonica diatonica è la Trochilus sono simili da studiare poiché di base hanno le stesse note, infatti possiamo suonare la Trochilus esattamente come una diatonica standard, basta non premere mai il pulsante. La difficoltà dell’apprendimento del bending se vogliamo note aggiuntive soprattutto se vogliamo suonare il blues è la stessa per entrambi i modelli.

La cromatica si studia meglio concependola come un pianoforte, dato che mette a disposizione tutte le note (naturali e alterate). Con questo strumento si possono approcciare più facilmente scale, arpeggi e patterns, che sono alla base della musica; inoltre la cromatica ci invoglia a imparare a leggere le note, dato che così possiamo suonare tutto ciò che ci piace, anche se troviamo partiture scritte per altri strumenti, per esempio il flauto.

La Trochilus è praticabile come la diatonica e come la cromatica insieme, per questo lo ritengo uno strumento stimolante. Se si impara a fare il bending tanto meglio, tuttavia anche senza bending è possibile eseguire molte più melodie rispetto a quello che si possono suonare con una diatonica.

4. Cosa si può suonare con queste armoniche.

Con la diatonica di solito suoniamo blues (a patto di imparare il bending), il rock, e qualche canzone moderna. Possiamo anche suonare altri generi ma con la limitazione delle note mancanti.

La diatonica si presta bene anche per la musica popolare, soprattutto in prima posizione (brano della stessa tonalità dell’armonica che suoniamo).

Con la cromatica possiamo suonare la musica pop, jazz, classica, e il blues limitatamente.

La Trochilus mantiene la predisposizione per il blues della diatonica ma permette di ampliare notevolmente gli orizzonti musicali grazie alle note aggiuntive, soprattutto sulla parte centrale e alta dello strumento.

5. I costi delle armoniche.

Un’armonica diatonica discreta la troviamo a partire da 45-50 euro, una cromatica per qualcosina in più, mentre una Trochilus al momento costa molto di più. Nel valutare quanto spendere, consiglio di tenere presente quello che si vuole fare; se si vuole imparare anche la musica, cromatica e Trochilus sono consigliabili.

Nella figura che segue troviamo un riepilogo della comparazione effettuata.

Le considerazioni che hai trovato in questo articolo sono generali, chiaramente più si impara a suonare più con uno strumento si possono suonare cose diverse, per questo ti invito a non prendere alla lettera soprattutto per ciò che concerne il punto 4 sui generi musicali.

Bene, io ti invito a scegliere la tua armonica, e a contattarmi per cominciare subito a suonarla, ci vediamo!

Tabella comparativa armoniche diatonica, cromatica e trochilus