Vuoi imparare a suonare il blues con l’armonica? Benissimo, allora devi imparare cos’è il turnaround, come funziona e a cosa serve; inoltre dovrai esercitarti e praticare diversi licks (fraseggi o frasi melodiche) da suonare su questa importante sezione della struttura armonica del blues, specialmente quello a dodici barre.
In questa lezione vedremo dettagliatamente com’è fatto il turnaround e impareremo quali scale musicali utilizzare e quali note suonare; inoltre ti insegnerò ben otto licks perfetti proprio per il turnaround. Siamo pronti? Prendi la tua armonica e seguimi!
Cosa significa turnaround? La parola turnaround significa “tornare indietro”, oppure “daccapo”, e viene indicata per identificare la parte finale della struttura del blues, nella quale con due accordi messi in un certo modo, ci si prepara a ricominciare il giro blues dall’inizio.
Perché il turnaround è così importante nel blues? La spiegazione risiede nel fatto che è proprio il turnaround a scatenare nella nostra mente quella “voglia di ricominciare”, il desiderio di ripartire con il chorus per soddisfare una sorta di necessità; devi sapere che quando ascoltiamo la musica la nostra mente è alla continua ricerca di “appagamento”, e su questo principio si basa parte della teoria musicale e dell’armonia.
In ogni istante il nostro cervello si aspetta qualcosa e fa delle previsioni, quando queste previsioni vengono attese arriva il senso di appagamento, quello che ci fa piacere una canzone piuttosto che un’altra. Se vuoi approfondire questi concetti ti basta cercare in rete “cadenze musicali”, oppure “armonia musicale”. Torniamo ora al nostro turnaround blues, nella prossima immagine vediamo la progressione di accordi di un classico blues a dodici barre (o misure).
Il turnaround è composto dalle misure undici e dodici del chorus blues, evidenziate nella figura sopra, dove l’accordo suonato di primo grado viene seguito dall’accordo di grado cinque; nella prossima immagine possiamo vedere la stessa cosa ma questa volta con gli accordi di un blues in sol al posto della notazione con i numeri romani.
L’accordo di sol settima seguito da quello di re settima formano il turnaround, e l’effetto di volerci far ricominciare il chorus scaturisce dal fatto che l’ultimo accordo, quello di grado cinque, “risolve” sull’accordo di primo grado formando quella che in gergo teorico musicale si chiama “cadenza perfetta”. Ogni volta che si concretizza una cadenza perfetta alla nostra mente piace, ecco perché tantissime canzoni utilizzano come accordi principali quelli di primo, quarto e quinto grado: sono quelli più importanti per “giocare con l’ascoltatore”.
Vediamo adesso cosa dobbiamo fare per suonare l’armonica sul turnaround blues: prima di tutto analizziamo gli accordi implicati, e lo facciamo prendendo come esempio sempre il nostro blues in sol. L’accordo di sol settima è formato dalle note sol, si, re e fa; mentre l’accordo di re settima ha le note re, fa diesis, la e do.
È interessante notare che nel blues coesistano la nota fa naturale e fa diesis, visto che il fa naturale fa parte della scala blues e anche quindi dell’accordo di grado uno, mentre il fa diesis si presenta quando nella progressione del blues troviamo l’accordo di quinto grado re settima, ovvero in due punti: il passaggio V-IV nelle misure nove e dieci, e nel turnaround. In questi due punti del chorus noi possiamo suonare il fa# o il fa naturale, oppure le altre dell’accordo di re settima.
In questo modo si dice che “suoniamo con l’armonia”, sottolineando i toni importanti. Per suonare sull’accordo re settima possiamo usare anche le note della scala musicale corrispondente: re, mi, fa#, sol, la si e do.
Per quanto riguarda l’accordo di sol settima, anche qui possiamo suonare le note della scala, ovvero sol, la, si, do, re, mi, e fa; noterai che sono proprio le note della scala di do maggiore messe in un ordine diverso, e questo è il motivo per cui suoniamo il blues in sol con l’armonica in do: siamo facilitati!
Torniamo al turnaround, abbiamo le note sol, si, re e fa, e re, fa#, la e do; con queste note impariamo a suonare dei bei fraseggi, chiamati anche licks. Naturalmente questi licks possono anche contenere altre note e persino dei passaggi cromatici, tuttavia se analizziamo decine e decine di turnaround blues, scopriamo che le note che formano i due accordi in questione sono quelle più suonate. Il turnaround ha anche una caratteristica ritmica particolare, di solito si esprime con un incalzante ritmo supportato dalla batteria.
Ora che abbiamo visto cos’è il turnaround e quali note si utilizzano principalmente su di esso, prendiamo l’armonica e impariamo a suonare alcuni licks, cominciamo da quattro turnaround semplici che puoi trovare nella prossima immagine.
Come puoi vedere, il primo turnaround è davvero facile, dobbiamo suonare solo il sol sul foro tre soffiato dell’armonica, poi nella seconda misura ripetiamo il sol seguito da due re sul foro uno aspirato. In pratica abbiamo suonato le due note principali degli accordi sol e re.
Nel secondo lick abbiamo una ripetizione di sol e passiamo al re attraverso la nota mi sul foro due soffiato; come abbiamo visto in precedenza in questa lezione possiamo usare anche note estranee agli accordi, l’importante è suonarle come note di passaggio.
Nel terzo turnaround suoniamo le stesse note di prima ma con un ritmo diverso, mentre nel turnaround quattro giochiamo con due note sul primo accordo e torniamo al re sul finale; ti faccio notare la presenza di note da un ottavo che sottolineano il ritmo.
Questi sono davvero dei turnaround facili che puoi da subito imparare con l’armonica visto che non ci sono note da eseguire con il bending. Vediamo adesso quattro turnaround più complessi, li trovi nella prossima immagine.
Nel turnaround cinque suoniamo un dip bending sul foro tre aspirato e utilizziamo le terzine. Abbiamo anche la nota la sul foro tre con doppio bending e il fa naturale sul foro due aspirato con bending di due semitoni; terminiamo naturalmente sulla nota re, base dell’accordo di re settima. Ti faccio notare che stiamo suonando il fa naturale sull’accordo di re settima che invece avrebbe il fa diesis, come dicevamo prima, il blues è un contesto particolare!, il fa naturale fa parte della scala blues e si può suonare tranquillamente.
Nel sesto lick abbiamo ancora le terzine e i dip bending, e nella seconda misura variamo il finale per scendere alla nota re.
Nel turnaround numero sette, troviamo la blue note, si bemolle sul foro tre con un bending di un semitono e un pull sui fori uno e due; si termina poi come nel lick precedente.
Nell’ultimo fraseggio abbiamo un bel passaggio si bemolle / si naturale e il dip bending sulla nota fa, dip bending che del resto avevamo anche nei due licks precedenti.
Eccoci arrivati al termine di questa lezione sul turnaround. Ora che sai tutto su questa particolare sezione del form blues puoi praticare con l’armonica e inventare tu stesso tanti bei licks da sfoggiare quando improvvisi. Io ti auguro buona musica e ci vediamo presto, ciao!