Benvenuto sul mio sito dedicato all’armonica, o bentornato se già mi conosci. In questo tutorial parliamo di teoria musicale applicata a questo bellissimo strumento, in realtà ciò di cui parleremo oggi riguarda tutti gli strumenti musicali, dato che la teoria musicale è alla base di come noi facciamo la musica, e soprattutto di come noi la percepiamo.
Quando parliamo di teoria musicale, ci immaginiamo qualcosa di immenso e noioso, che non è assolutamente indispensabile per imparare a suonare a livelli amatoriali; eppure potrebbe stupirti scoprire che invece una certa parte della teoria musicale può assolutamente essere divertente e non solo, effettivamente può velocizzare il tuo percorso di apprendimento in maniera incredibile.
Oggi voglio parlarti di intervalli, perché sono proprio gli intervalli che stanno alla base della musica; infatti noi percepiamo le melodie perché sono composte da una sequenza di note che distano l’una dall’altra un certo numero di semitoni.
Per capire cos’è un semitono, osserviamo i nomi della scala cromatica, ovvero la scala che contiene le dodici note da noi utilizzate per comporre la musica.
l semitono è la distanza tra una nota è la sua successiva o precedente sulla scala cromatica, per esempio se ci muoviamo da DO a DO#, ci stiamo muovendo da un semitono.
Possiamo dire quindi che tra il RE e il RE# c’è un semitono, così come tra il RE# e il MI, tra il SOL e il FA# che lo precede, e così via; in altre parole, il semitono è la distanza minima che può esserci tra una nota e l’altra.
Ci sono nella musica alcuni intervalli che sono molto importanti, il primo è sicuramente quello chiamato “di terza”. Un intervallo può essere di terza minore o di terza maggiore, e questa distinzione è di vitale impatto sulla musica, infatti questi due intervalli suonano in maniera molto diversi.
Vediamo intanto cos’è un intervallo di terza minore: esso è una sequenza di due note che distano l’una dall’altra 3 semitoni, per esempio RE e FA, oppure DO e RE#, o ancora MI e SOL, e così via.
Questo intervallo ha un suono “triste” o “malinconico”, per questo motivo ci sono le canzoni cosiddette di “modo minore” come anche i blues di tipo minore, che hanno questa sonorità particolare.
Un intervallo di terza maggiore invece, è composto da due note che distano quattro semitoni, e il suono che ne scaturisce è un suono più “allegro”. Esempi di intervalli maggiori sono DO e MI, oppure SOL e SI, o ancora RE e FA#.
Un altro intervallo molto importante è quello di quinta, composto da note che distano sette semitoni. Questo intervallo è ampiamente usato nella costruzione delle melodie che ascoltiamo tutti i giorni.
L’ultimo intervallo di cui parliamo oggi è quello di ottava, composto da due una nota e la stessa nota distante dodici semitoni; sappiamo che le dodici note si ripetono verso l’alto e verso il basso, costituendo appunto le ottave musicali.
L’intervallo di un ottava suona proprio come un bel salto!
Bene, ma cosa serve sapere queste cose? Ecco alcuni benefici che ottieni imparando queste semplici nozioni:
Imparando a riconoscere gli intervalli impari a trovare le note delle canzoni che ti piacciono, poiché alleni l’orecchio musicale.
Gli intervalli ti permettono immediatamente di riconoscere se un brano è di tipo maggiore o minore.
Se decidessi di imparare a comporre tu stesso la musica, gli intervalli ti permettono di creare melodie più varie, sapendo esattamente che tipo di suono ottieni.
Io ti invito a praticare l’ascolto dei vari intervalli, magari aiutandoti con una piccola tastiera o comunque uno strumento cromatico come il flauto o l’armonica cromatica; prova ad ascoltare per esempio intervalli come DO e SI successivo, oppure DO e FA# successivo, e cerca di notare come questi suonino un po’ “strani”, rispetto a DO e SOL, oppure DO e MI.
Tieni presente che indipendentemente dalla nota con cui parti, sono gli intervalli a determinare il suono che ottieni, quindi imparando a riconoscere gli intervalli partendo per esempio dal DO, impari a riconoscere tutti gli intervalli: questo si chiama sviluppare l’orecchio relativo, importantissimo per suonare meglio.