LEZIONE DI ARMONICA CROMATICA 02 - LE NOTE SULLA CROMATICA

Armonica Cromatica Hohner Super Chromonica Deluxe

In questa seconda lezione del corso gratuito di armonica cromatica osserveremo lo strumento più da vicino, per conoscere dove sono posizionate le note e come utilizzarle. L’armonica cromatica è nota per il fatto di poter emettere tutte le note della scala cromatica, per questo motivo con essa possiamo suonare in pratica tutte le melodie che vogliamo; mica male per uno strumento così piccolino!

Il modello di armonica cromatica da me utilizzato in questa lezione è una Hohner Super Chromonica 270, a 48 voci.

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Le note dell’armonica cromatica .

Se impari dove sono le note sull’armonica sarai avvantaggiato in ogni situazione, che si tratti di eseguire un brano o di improvvisare. Questo è un aspetto fondamentale se vuoi diventare un bravo armonicista. La conoscenza di elementi teorici, associata alla conoscenza dello strumento sono strumenti davvero efficaci per ogni musicista.

Nell’immagine che segue, possiamo osservare come sono posizionate le note su un modello di armonica a 12 fori come quella utilizzata nelle mie video lezioni; le note sono chiamate con il nome anglosassone: C= DO, D=RE, E=MI, F=FA, G=SOL, A=LA, B=SI

Le note dell'armonica cromatica

Che estensione ha l’armonica cromatica?

Cominciamo con l’osservare che l’armonica ha un’estensione di 3 ottave, e le note su ognuna di esse sono posizionate allo stesso modo. A partire dal foro 1, abbiamo una scala di do maggiore con le sue note do re mi fa sol la, e si. Nota che sul foro 4 il si è aspirato e non soffiato come verrebbe da pensare, visto che sui fori precedenti la nota più grave era sulla parte soffiata. Poi osserviamo che sul foro 5 la nota do viene ripetuta, in questo modo si ricomincia la sequenza della scala maggiore esattamente come dai fori 1 a 4; lo stesso avviene per la terza ottava. Questo layout di note, ci permette di suonare frasi musicali trasportandole sule tre ottave, e possiamo scegliere quale do suonare a seconda di come risulta più comodo di volta in volta. Se dobbiamo proseguire la frase con il re, potremmo optare per suonare il do sul foro 5 così siamo già posizionati per il re, altrimenti potremmo suonare il foro 4 soffiato, se poi dobbiamo scendere verso il basso.

Quando dobbiamo utilizzare il pulsante dello slide?

Per suonare le note cromaticamente, usiamo il pulsante dello slide per innalzare di un semitono la nota. Osserviamo l’immagine seguente, dove è rappresentata la tastiera di un pianoforte.

La tastiera del pianoforte

Premendo lo slide quando suoniamo un do, soffiando, otteniamo la nota corrispondente al tasto nero tra il do o il re, chiamata do diesis, oppure re bemolle. Se premiamo lo slide mentre aspiriamo il foro per suonare il re, otterremo un re diesis, chiamato anche mi bemolle. Anche questa nota corrisponde a un tasto nero sul pianoforte. Se premiamo lo slide quando stiamo suonando un mi, otteniamo un fa, la nota bianca accanto al mi: queste due note distano un semitono, esattamente come il do bianco dista un semitono dal do diesis (nero). Lo stesso avviene quando usiamo lo slide sulla nota si, la quale diventa un do.

Intuiamo quindi che per suonare tonalità che contengono alterazioni, dovremo utilizzare lo slide, e non solo; più la tonalità contiene alterazioni, maggiore sarà l’utilizzo dello slide.

C’è un modo per suonare l’armonica cromatica in tutte le tonalità senza dover imparare a suonare in tutte le tonalità? Questa frase suona un po complicata, ma in effetti, non è necessario imparare a suonare in tutte le tonalità, e si può “aggirare” il problema utilizzando armoniche cromatiche di diversa tonalità; a tal proposito, diamo un’occhiata all’immagine seguente, dove è rappresentato un ciclo delle quinte:

Il ciclo delle quinte per capire le tonalità

Nell’immagine precedente, in alto abbiamo la tonalità di do maggiore, che non ha alterazioni in chiave: per suonare in questa tonalità, non dovremo “mai” premere il pulsante dello slide sull’armonica cromatica. Ho messo la parola “mai” tra virgolette, perché anche in do maggiore potremmo voler suonare dei passaggi cromatici, ma questo non è obbligatorio, quindi ci atteniamo per il momento alle alterazioni standard della tonalità.

Se osserviamo le tonalità vicine a quella di do, quella di fa maggiore e di sol maggiore, vediamo che esse hanno una sola alterazione in chiave, il si bemolle per il fa maggiore, e il fa diesis per il sol maggiore. Cosa significa questo? Per suonare in quelle tonalità, dovremo premere lo slide ogni volta che suoniamo un la, per ottenere un si bemolle, oppure ogni volta che suoniamo un fa, per ottenere il fa diesis. Queste sono tonalità semplici, ma se per esempio vogliamo suonare in la maggiore o in mi bemolle maggiore, dovremmo utilizzare il pulsante slide molte più volte! Cosa possiamo fare allora per facilitarci il compito? Semplicemente, se impariamo a suonare nelle cinque tonalità più semplici, possiamo poi usare armoniche di diversa tonalità per suonare nelle altre. Facciamo un esempio, impariamo a suonare in do maggiore, in fa maggiore, in si bemolle maggiore, in sol maggiore, e in re maggiore. Se compriamo un’armonica cromatica in si, possiamo suonare come abbiamo imparato, utilizzando gli stessi fori dell’armonica, ma questa volta nelle tonalità di la maggiore, mi maggiore, si maggiore, fa diesis maggiore, e do diesis maggiore. Con tre armoniche possiamo coprire tutta la gamma di tonalità. Naturalmente, potremo suonare anche in tutte le tonalità minori!

Alcune considerazioni sulle note dell’armonica cromatica: Quando soffiamo nell’armonica cromatica, otteniamo sempre note che fanno parte dell’accordo maggiore della tonalità in cui l’armonica è stata costruita, per esempio le note do, mi, e sol. Consideriamo sempre un’armonica in do: quando aspiriamo, a partire da sinistra, abbiamo le note dell’accordo di re minore (re, fa e la); e se suoniamo le quattro note si, re, fa e la, otteniamo un accordo che si chiama si diminuito. Considerando la teoria musicale, possiamo dire che l’armonica cromatica ci permette di suonare accordi di primo grado, di secondo grado, e di settimo grado.

Leggi anche la lezione sulle note dell'armonica diatonica!

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