SCEGLIERE LO STRUMENTO A FIATO CHE FA PER NOI

Facendo delle ricerche sugli strumenti musicali che tanto mi appassionano ho trovato un meraviglioso documento che contiene tutti i brevetti di costruzione di questi dal 1855 a praticamente oggi. 
Stai pensando di imparare a suonare uno strumento musicale e ti stai orientando verso quelli a fiato? In questo articolo confrontiamo alcuni di questi strumenti analizzando diversi fattori che li caratterizzano. Gli strumenti musicali a fiato sono un’ottima scelta se vuoi suonare da solista o con una band, e sono oggetti che da sempre ci affascinano, oltre che per il loro suono, per la loro forma e lucentezza. Chi non hai mai osservato un sassofono con la finitura lucida brillare sotto le luci di un palco?
Di strumenti a fiato ce ne sono tantissimi, e si dividono in due grandi famiglie: i legni e gli ottoni. Il nome della famiglia deriva dal materiale di costruzione dello strumento, anche se vedremo di seguito in questo articolo che ci sono degli strumenti che prendono caratteristiche dalle due famiglie, come per esempio per il sassofono.

Gli ottoni sono fatti principalmente di ottone e i legni di legno, ma ciò che caratterizza ogni strumento sono la forma, il tipo di elemento che produce il suono e la tecnica di utilizzo.
Oggi andremo a conoscere tre strumenti a fiato di comune uso che sono la tromba, il sassofono e l’armonica. Vediamoli da vicino per capire quali sono le differenze e poter eventualmente valutare la scelta di uno o dell’altro per la nostra carriera di musicisti.
Nel presentarvi questi strumenti prenderò in considerazione alcuni particolari aspetti quali la trasportabilità, il peso, l’estensione sonora, la tecnica per suonarli, oltre che la possibilità di acquistare accessori. Esamineremo per ognuno anche il costo.
Cominciamo col parlare della tromba:
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Una tromba
Il costo di una tromba varia tra cento e alcune migliaia di euro. È uno strumento che sta in una valigetta rigida non molto grande e il suo peso si aggira attorno al kilogrammo. Dal punto di vista degli accessori, si possono acquistare delle sordine per diminuire l’emissione sonora o produrre quel tipico effetto di tromba muta.
Per quanto riguarda la manutenzione quotidiana la tromba va pulita al termine di ogni performance, inoltre essa è dotata di una piccola valvola da utilizzare per drenare la saliva e la condensa che si accumulano al suo interno quando la suoniamo.
La manutenzione periodica prevede di smontare lo strumento, pulirlo e riassemblarlo una volta che tutti gli elementi si sono asciugati. Per mantenere la tromba in ottima salute bisogna oliare i pistoncini e ingrassare la pompa di accordo.
Trasportabilità della tromba: è uno strumento leggero e quando richiuso nella sua valigetta si porta ovunque abbastanza agevolmente.

La tecnica per suonare questo ottone prevede di utilizzare le labbra per produrre una vibrazione spingendo l’aria all’interno del bocchino. Per emettere le varie note si deve agire sia sulla conformazione dell’imboccatura sul bocchino che utilizzare i pistoni. Questo è un aspetto importante da tenere in considerazione: con la tromba siamo noi a “intonare” le note e i pistoncini ci vengono in aiuto, a differenza di altri strumenti come il sassofono e l’armonica dove noi forniamo l’aria ma è lo strumento a produrre le note, a seconda delle chiavi che attiviamo o dei fori in cui soffiamo e aspiriamo.
Per suonare la tromba bisogna usare entrambe le mani.
Tipo di emissione sonora: la tromba è uno strumento monofonico che può emettere una sola nota alla volta. Non si possono suonare accordi.
Potenza di emissione sonora: il volume della tromba, se non è utilizzata con la sordina è sufficiente a disturbare i vicini di casa. L’emissione sonora può essere aumentata utilizzando degli appositi microfoni o suonando direzionando lo strumento verso per esempio un microfono vocale.

L’estensione musicale della tromba può arrivare fino a 3 ottave e questa è in diretta correlazione con la bravura dell’esecutore: come detto in precedenza, il trombettista deve modificare il suo assetto sull’imboccatura per variare l’altezza delle note emesse. La tromba è uno strumento che permettere di suonare in maniera cromatica, utilizzando quindi tutti i semitoni della scala musicale.
Intonazione dello strumento: ci sono trombe in SI bemolle, molto comuni, ma anche in DO, in FA, in MI bemolle e in RE. Essendo questo uno strumento cromatico possiamo suonare su tutte le tonalità imparando a utilizzare le diverse scale musicali: questo necessita di un certo grado di abilità e di una buona dose di studio.

Il secondo strumento musicale a fiato che andiamo a conoscere è il sassofono:

Il costo di un sassofono parte da duecentocinquanta euro e può arrivare ad alcune migliaia di euro. È uno strumento che sta in una valigetta rigida di media dimensione e il suo peso varia da circa 1 kg per un soprano fino a 5 kg circa per un baritono. Tra gli accessori, per questo strumento non esistono sordine applicabili su di esso (il suono viene emesso da tutto il suo corpo) ma delle silent bags, ovvero degli involucri che lo contengono e limitano l’emissione sonora. Una silent bag costa circa 500 euro.

Un sassofono tenore
Per quanto riguarda la manutenzione quotidiana il sassofono va pulito al termine di ogni performance. Ci sono degli appositi scovolini per asciugare la saliva e la condensa che si depositano al suo interno. Si possono anche utilizzare degli straccetti da far passare all’interno del corpo del sassofono, partendo dalla parte dove si colloca il bocchino (collo) e facendoli uscire dal lato della campana.
La manutenzione periodica del sassofono è più complessa, essendo questo uno strumento con diverse parti mobili: molle, chiavi, tamponi e viti, che sono tutti elementi soggetti a ossidazione e usura. Il sassofono è uno strumento delicato che va maneggiato con cura. Può facilmente accadere di procurargli delle ammaccature o di piegare le sue piccole parti mobili, tutte situazioni che possono causare l’inutilizzabilità dello strumento. Per la manutenzione accurata di questo oggetto è buona norma rivolgersi a un professionista.

Trasportabilità della sassofono: questa varia a seconda del modello: un soprano sta comodamente un una valigetta, un baritono richiede una valigia più ingombrante.
La tecnica per suonare il sassofono prevede di utilizzare le labbra per premere sull’ancia di legno montata sul bocchino e farla vibrare soffiando nello stesso. Come detto in apertura di questo articolo, il sassofono è fatto si di ottone ma utilizza un’ancia di legno. Anche il bocchino può essere di legno. Per scegliere la nota da emettere si utilizzano i bottoni per mettere in azione le chiavi che aprono e chiudono i fori sul corpo,
Anche per suonare il sassofono bisogna utilizzare entrambe le mani.
Dato che lo strumento può raggiungere un certo peso, è necessario dotarsi di apposite tracolle, a volte anche imbottite, per sostenerlo vicino al torace. I sassofono più grandi possono anche essere appoggiati al pavimento.

Tipo di emissione sonora: anche il sassofono è uno strumento monofonico che può emettere una sola nota alla volta e non permette di suonare accordi.
Potenza di emissione sonora: fa abbastanza rumore, se si vive in condominio può risultare fastidioso e, a meno che non si acquisti una silent bag, non c’è possibilità di abbassarne la potenza sonora. Per amplificare il suono del sassofono si possono utilizzare appositi microfoni o suonare direzionandolo verso un microfono vocale.
L’estensione musicale del sax è di circa due ottave e mezza, tuttavia i suoni più acuti al limite dell’estensione richiedono maggiore abilità da parte del musicista.
Intonazione dello strumento: principalmente si utilizzano sassofoni in MI bemolle che si chiamano contralto, in SI bemolle chiamati tenore, e soprani, anch’essi in SI bemolle ma che suonano un’ottava sopra quello tenore. Ci sono poi i baritoni, i bassi, i sopranini e quelli in tonalità di DO. Anche il sax è uno strumento cromatico, quindi studiando le scale musicali possiamo usarlo per suonare su tutte le tonalità.

Hai mai sentito parlare di Charile Parker?

L’ultimo strumento a fiato che analizziamo è l’armonica diatonica.
Armonica hohner crossover in DO
Il costo di un’armonica varia tra 20 e 100 euro, un buon modello parte da 30 euro.
Se vuoi leggere una comparazione di quattro armoniche diverse puoi visitare anche la seguente pagina:

Comparativa di quattro modelli di armonica diatonica.

Tra gli accessori per questo strumento troviamo il rack (supporto per il collo) da utilizzare per suonarla senza mani. Ci sono poi particolari microfoni per amplificarla e ottenere un suono particolare (chicago).
Per quanto riguarda la manutenzione quotidiana al termine dell’utilizzo la si scuote leggermente battendola sul palmo della mano per eliminare eventuali residui di saliva (un armonicista esperto ne accumula pochissima). Si può pulire con un panno.
La manutenzione periodica è minima, si smonta facilmente per pulirla all’interno ma bisogna fare attenzione a non spostare o piegare le ance. Per accordare le ance si utilizza una piccola lima e l’operazione di accordatura non è frequente. L’armonica esce dalla fabbrica già accordata.
Trasportabilità dell’armonica: questo è uno strumento davvero piccolo che si trasporta in una tasca e pesa qualche decina di grammi.
La tecnica per suonare l’armonica diatonica: soffiando e aspirando nei vari fori si ottengono le note. Utilizzando una particolare tecnica chiamata bending si possono ottenere alcune note che non sono presenti sullo strumento. L’armonica diatonica non è uno strumento cromatico e per suonare tutti semitoni di una scala si può ricorrere alle tecniche appunto del bending e dell’overbending; la mancanza di alcune note tuttavia non pregiudica l’utilizzo dello strumento su tutti i generi musicali, dato che lo possiamo acquistare in tutte le tonalità e il costo non è eccessivo. Vedremo questo aspetto più da vicino nelle prossime righe.
Per suonare l’armonica basta una mano o addirittura si può suonare senza mani se la si monta su un supporto (chiamato anche rack), come quello usato per suonarla con la chitarra.
Tipo di emissione sonora: l’armonica è uno strumento polifonico e può suonare fino a 10 note contemporaneamente (di solito non se ne suonano più di quattro insieme). Con l’armonica possiamo suonare sia note singole che accordi. Questo aspetto la rende efficace negli assoli ma anche per fare degli accompagnamenti.
Potenza di emissione sonora: il volume è basso e può essere suonata tranquillamente in un condominio. Per amplificarla si utilizzano microfoni collegati ad amplificatori per chitarra oppure generici per voce che vengono anche tenuti in mano al di sotto della stessa.
L’estensione musicale dell’armonica è di 3 ottave, anche se come abbiamo appena visto non ci sono tutti i semitoni che ne fanno parte.
Intonazione dello strumento: L’armonica esiste in tutte le tonalità (12) oltre che in tonalità speciali come quelle basse oppure quelle minori; ce ne sono davvero tante per ogni esigenza. Oggi si possono addirittura comprare armoniche dove siamo noi a decidere quali note vogliamo che vengano emesse su ogni foro aspirando e soffiando; basta mandare lo schema delle note alla fabbrica e possiamo avere la nostra armonica personalizzata. Un aspetto importantissimo che riguarda questo strumento è che una volta imparato a suonarlo, se dobbiamo suonare qualcosa su una tonalità diversa da quella che utilizziamo di solito ci basta cambiare armonica e suonare esattamente gli stessi fori che siamo abituati a utilizzare. In altre parole, se è vero che questo strumento non è cromatico è anche vero che facilmente possiamo passare da una tonalità all’altra senza dover suonare troppe scali musicali diverse.

Riassumendo tutto ciò che abbiamo visto, scegliere uno strumento a fiato comporta il valutare diversi aspetti: costo, manutenzione, dimensioni e non solo, anche tipo di studio richiesto e possibilità di utilizzo nei vari contesti musicali.
Spero di averti dato delle utili informazioni e non mi resta che augurarti tanta buona musica!

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