Per quanto riguarda la manutenzione quotidiana il sassofono va pulito al termine di ogni performance. Ci sono degli appositi scovolini per asciugare la saliva e la condensa che si depositano al suo interno. Si possono anche utilizzare degli straccetti da far passare all’interno del corpo del sassofono, partendo dalla parte dove si colloca il bocchino (collo) e facendoli uscire dal lato della campana.
La manutenzione periodica del sassofono è più complessa, essendo questo uno strumento con diverse parti mobili: molle, chiavi, tamponi e viti, che sono tutti elementi soggetti a ossidazione e usura. Il sassofono è uno strumento delicato che va maneggiato con cura. Può facilmente accadere di procurargli delle ammaccature o di piegare le sue piccole parti mobili, tutte situazioni che possono causare l’inutilizzabilità dello strumento. Per la manutenzione accurata di questo oggetto è buona norma rivolgersi a un professionista.
Trasportabilità della sassofono: questa varia a seconda del modello: un soprano sta comodamente un una valigetta, un baritono richiede una valigia più ingombrante.
La tecnica per suonare il sassofono prevede di utilizzare le labbra per premere sull’ancia di legno montata sul bocchino e farla vibrare soffiando nello stesso. Come detto in apertura di questo articolo, il sassofono è fatto si di ottone ma utilizza un’ancia di legno. Anche il bocchino può essere di legno. Per scegliere la nota da emettere si utilizzano i bottoni per mettere in azione le chiavi che aprono e chiudono i fori sul corpo,
Anche per suonare il sassofono bisogna utilizzare entrambe le mani.
Dato che lo strumento può raggiungere un certo peso, è necessario dotarsi di apposite tracolle, a volte anche imbottite, per sostenerlo vicino al torace. I sassofono più grandi possono anche essere appoggiati al pavimento.
Tipo di emissione sonora: anche il sassofono è uno strumento monofonico che può emettere una sola nota alla volta e non permette di suonare accordi.
Potenza di emissione sonora: fa abbastanza rumore, se si vive in condominio può risultare fastidioso e, a meno che non si acquisti una silent bag, non c’è possibilità di abbassarne la potenza sonora. Per amplificare il suono del sassofono si possono utilizzare appositi microfoni o suonare direzionandolo verso un microfono vocale.
L’estensione musicale del sax è di circa due ottave e mezza, tuttavia i suoni più acuti al limite dell’estensione richiedono maggiore abilità da parte del musicista.
Intonazione dello strumento: principalmente si utilizzano sassofoni in MI bemolle che si chiamano contralto, in SI bemolle chiamati tenore, e soprani, anch’essi in SI bemolle ma che suonano un’ottava sopra quello tenore. Ci sono poi i baritoni, i bassi, i sopranini e quelli in tonalità di DO. Anche il sax è uno strumento cromatico, quindi studiando le scale musicali possiamo usarlo per suonare su tutte le tonalità.
Hai mai sentito parlare di Charile Parker?
L’ultimo strumento a fiato che analizziamo è l’armonica diatonica.