C’è un’armonica più adatta a suonare il blues di altre? Se sì, qual’é? Benvenuto nel mio sito internet tutto dedicato a questo strumento bellissimo che è l’armonica a bocca, per i più “americanizzati” la blues harp o “blues harmonica”.
Oggi voglio rispondere a una domanda che ogni tanto mi viene posta: alcuni studenti mi chiedono se esiste un’armonica più adatta di altre per suonare il blues. Per rispondere a questa domanda partiremo da alcune importanti considerazioni, sia sul tipo di armonica (diatonica o cromatica) che sulla tonalità della stessa.
Ecco gli argomenti di oggi:
Il tipo di armonica più adatto al blues.
Come si suona il blues con le varie armoniche.
Quali armoniche utilizzare per le varie tonalità di blues.
Scelta dell’armonica per il blues in base alla posizione in cui si suona.
Il tipo di armonica più adatto al blues.
Cominciamo col dire che non è che siccome il nome di un’armonica contiene la parola “blues”, allora questa è più adatta a suonare questo genere; in questo caso si tratta solo di marketing. Se prendiamo una Special 20 o una Manji, queste sono tanto adatte a suonare il blues quanto una Hohner Blues Harp; anzi, probabilmente le prime due suonano meglio.
Se dobbiamo proprio fare una distinzione sul tipo di armonica, allora possiamo sicuramente affermare che l’armonica blues (diatonica) è più adatta a suonare questo genere rispetto all’armonica cromatica. Perché questo? Ciò è dato dal fatto che per come le note sono posizionate sulle due armoniche, con la diatonica abbiamo molte più possibilità di suonare il blues con tutte le sue caratterizzanti combinazioni (shake, bending, flutters, double stops ecc.); con l’armonica cromatica siamo molto più limitati.
Se con l’armonica diatonica possiamo suonare il blues in seconda posizione ma anche in prima, oppure in terza o in quinta se si tratta di un blues minore; con l’armonica cromatica potremo praticamente divertirci quasi solo in terza posizione. Certamente, con l’armonica cromatica possiamo suonare in tutte le tonalità, ma solo per quanto riguarda le note singole, non per gli accordi; in effetti, se è l’armonica a dieci fori a essere chiamata armonica blues e non la cromatica, un motivo ci deve pur essere non vi pare?
Come si suona il blues con le varie armoniche.
Bene, ora che abbiamo visto che tra l’armonica cromatica e quella diatonica a “vincere” per quanto riguarda l’esecuzione del blues è la seconda, vediamo se ci sono differenze tra le varie tonalità in cui possiamo comprare l’armonica, tenendo presente che oggi possiamo trovare queste blues harp in tutte le 12 tonalità.
A caratterizzare il blues, sono i bending e soprattutto, se suoniamo in seconda posizione, il bending di uno step (1 semitono) sul foro 3 aspirato dell’armonica, per ottenere la famosa “blue note”. La blue note è anche la terza minore della tonalità in cui suoniamo; se suoniamo in seconda posizione su un’armonica in DO allora la blue note è un SI bemolle; se invece suoniamo in prima posizione, allora la blue note diventa un MI bemolle.
Per suonare il blues dobbiamo imparare a suonare la scala blues, ecco le note e i fori necessari per suonare questa scala nell’ottava bassa dell’armonica nella prossima immagine; le note si riferiscono all’armonica in do in seconda posizione.
Ora, si capisce che più che un’armonica adatta a suonare il blues, dovremmo parlare di un armonicista capace di suonare il blues, o per lo meno di una tecnica più adatta a suonare il blues, che è proprio quella del bending. In effetti se proseguiamo con la scala blues verso il basso, abbiamo ancora il bending di due semitoni sul foro due e quello di un semitono sul foro 1; li vediamo nella prossima figura.
Quali armoniche utilizzare per le varie tonalità di blues.
Appurato che per suonare il blues serve la scala blues che include le note “piegate”, vediamo ora quali tonalità di armoniche a mio avviso sono più indicate per suonare questo genere.
Con l’armonica in LA si suona in seconda posizione il blues in MI, questo molto diffuso tra i chitarristi perché possono suonarlo con accordi cosiddetti “aperti”.
Con l’armonica in DO si suona il blues in SOL, anche questo molto diffuso visto che la maggior parte delle canzoni nel mondo occidentale è in sol maggiore.
Con l’armonica in RE si suona il blues in LA, altra tonalità molto battuta.
Con l’armonica in SI bemolle si suona il blues in FA, molto frequente tra i jazzisti.
Con l’armonica in FA suoniamo il blues in DO, tuttavia dobbiamo considerare la caratteristica del suono di questa armonica, molto squillante; partendo da questa considerazione approfondiamo l’argomento “suono” nel prossimo paragrafo.
Se dobbiamo suonare un blues con "auto accompagnamento" (per esempio facendo il vamping), allora a mio avviso è meglio un’armonica in tonalità grave o centrale, diciamo dal SOL al DO. Per le parti soliste invece non ci sono grosse distinzioni, sicuramente le armoniche dal RE al FA# sono più squillanti e permettono di creare sonorità molto interessanti negli assoli melodici a singola nota.
Allo stesso modo, imitare il treno con l’armonica in SOL mi da più soddisfazione che farlo con l’armonica in DO o più acuta; certo c’è di mezzo anche il gusto personale, per questo vi invito a fare delle prove voi stessi per trovare le vostre preferenze.
Scelta dell’armonica per il blues in base alla posizione in cui si suona.
Un altro aspetto da considerare è la posizione in cui suoniamo il blues. Se suoniamo in seconda posizione, sfruttiamo molto la parte bassa dell’armonica, quindi anche armoniche più acute vanno bene, se invece suoniamo in prima posizione, dove possiamo anche esprimerci molto sulla terza ottava, allora anche le armoniche di tonalità più grave come quelle in sol e in la possono darci molte soddisfazioni.
Per concludere, tra le armoniche diatoniche non esiste un’armonica più adatta a suonare il blues ma esiste l’armonica più adatta a suonare in una certa posizione, in una data tonalità e su un particolare brano che sarà caratterizzato da un certo sound: a voi la scelta!